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Madagascar e la Festa dei Popoli

Inviato da superadmin il Mer, 23/05/2007 - 15:53

“Una casa lontano da casa” è il tema della sedicesima edizione della “Festa dei Popoli”, promossa dai missionari scalabriniani, e tenutasi domenica 20 maggio scorsa all’ombra della Basilica di San Giovanni dalle ore 9.00 fino alle ore 19.30.

Hanno partecipato numerosi le Comunità membri della Chiesa etnica di Roma : Spagna, Messico, Capo Verde, Mauritius, India, Romania, Polonia, Guatemala, Perù, le isole Filippine, Bolivia, Nigeria, Senegal, Ukraina, Ecuador, Brasile, Paraguay e Madagascar per la sua prima volta, con la nostra parocchia Victoire Rasoamanarivo, insieme ad associazioni e organizzazioni, tale LumbeLumbeonlus, Città dei Ragazzi, Insieme,... I partecipanti si sono fatti conoscere tutti attraverso i loro prodotti artigianali, le loro attività culturali, turistiche, gastronomiche e fokloristiche.

A mezzogiorno, Mgr Mauro Parmiggiani, Segretario Generale del Vicariato di Roma, ha presieduto la celebrazione della Santa Messa nella Basilica, durante la quale è stato cantato in lingua malgascia la “Gloria a Dio”, con una bella e semplice coreografia delle suore delle nostre diverse congregazione e le loro “Lamba blanc”, nostra tradizionale scialla bianca.

Padre Gabriele Parolin, Superiore Regionale dei missionari scalabriniaini, nel suo discorso di ringraziamento ad organizzatori e partecipanti, ha voluto lasciare un messaggio, che “Casa lontano da casa” non è soltanto un slogan per una festa di folklore, ma l’espressione di un cammino,quello che tale iniziativa ha compiuto in questi anni, accompagnando la Chiesa di Roma e la sua Città in alcuni passaggi importanti in tema di immigrazione : dall’accoglienza all’integrazione, ed ora dall’integrazione all’appartenenza ad una Comunità, sia religiosa che civile. Da quello che abbiamo visto oggi, ha continuato, la Festa dei Popoli” si sforza di essere una occasione per un partecipazione attiva ed è l’esempio visible di una cultura nuova e di una riscoperta del vero valore dell’amore.

Il pomeriggio si svolgeva con diversi spettacoli : animazione per bambini, esibizioni di gruppi o organizzazioni, folklore etnica. Il gruppo Zanak’i Gasikara ci ha rapresentato con vestiti e balli delle nostre varie tribù.

Mezz’ora prima della chiusura sono stati estratti i numeri vincenti della lotteria, che, sfortunatamente, non erano dei nostri. Comunque l’importante era la partecipazione.

E’ stata quindi una bellissima e intensa giornata, che ci ha permesso, a tutti noi, di ritrovarci veramente a casa nel nostro gazebo arredato da tanti oggetti in rafia, in corne di zebù, tra carta antaimoro e batik, legni pregiati e pietre preziose, e soprattutto le nostre famose Zafimaniry e quello pentolone di palissandra, oggetti di curiosità di tante persone ; ed era anche una giornata d’amicizia tra i vicini di casa dell’isola accanto, i Filippini che si sbagliavano e ci prendevano per uno di loro, i compaesani del continente nero, e i nostri figli con gli altri bambini del mondo. Un meritatissimo grazie di cuore va a tutti quanti presenti, per la collaborazione, la partecipazione, i tempi dedicati per stare insieme ed essere utili per la nostra parocchia e soprattutto per il nostro Paese.

Rondro

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