Beata Vittoria Rasoamanarivo Vedova e principessa del Madagascar (Tananarive (Madagascar), 1848 - † 21 agosto 1894). La futura prima Santa malgascia che possa essere di incorraggiamento, di stimolo, di sostegno per tutti i cristiani i tutto il mondo.
Nella Costituzione Dogmatica sulla Chiesa, il Concilio Vaticano II ci insegna : « mentre infatti consideriamo la vita di coloro che hanno seguito fedelmente Cristo, per un motivo in più ci sentiamo spinti a ricercare la Città futura (Eb 11, 10 ; 13, 14) e insieme apprendiamo la via sicurissima per la quale, tra le mutevole cose del mondo, potremmo arrivare alla perfetta unione con Cristo, cioè alla santità, secondo lo stato e la condizione propria di ciascuno. Nella vita di quelli che, sebbene partecipi della nostra natura umana, sono tuttavia più perfettamente trasformati nel’immagine di Cristo (2 Co 3, 18), Dio manifesta vividamente agli uomini la sua presenza e il suo volto. In loro è Egli stesso che ci parla, e ci mostra il contrassegno del suo regno, verso il quale, avendo intorno a noi un tal nugolo di testimoni (Eb 12, 1) e una tale affermazione della verità del Vangelo, siamo potentemente attirati » (LG 50). Seguendo quest’insegnamento, la Chiesa, nella sua sollecitudine pastorale, non cessa di presentare ai fedeli quelli che si sono contraddistinti per la loro vita cristianamente eroica. Questo è il caso della beata malgascia Victoire Rasoamanarivo, la Cui causa presentiamo brevemente con il più vivo desiderio e speranza, condivisi anzi sostenuti dalla Gerarchia e dal popolo malgascio, che la Santa Sede dichiara ben presto la prima Santa della Chiesa del Madagascar. Con la sua canonizazione, la Chiesa proporrà all’esempio dei fedeli di tutto i mondo una figura quanto mai attuale col messaggio che la sua vita offre.
Si tratta di una cristiana che ha vissuta il suo impegno battesimale con tutta la perfezione e fino alle sue ultime conseguenze. Si tratta di una laica, che, già non ritirata in un chiostro o un’Istituto di vita, ha vissuta in una condizione di vita trettamente secolare e proprio in mezzo al mondo. E il mondo in cui ella visse, era un’ambiente ben poco favorevole alla vita cristiana. Si tratta di una donna, che pur vivendo in un tempo e in una cultura in cui la posizione delle donne non era ancora quella di oggi, invece ella ha potuto mettere in rilievo la belezza della personalità di una donna vivendo ammirevolmente la sua dignità umana e cristiana. Si tratta di una donna sposata che ha dimostrato con tutto il suo essere la stima profonda che esse ebbe del matrimonio cristiano e della sua dignità. Si tratta di una laica in una giovane Chiesa, anzi una Chiesa nascente. Una laica rivestita dalla fora dello Spirito di Dio iviene il sostegno dei fedeli in tempi difficili e di persecuzione soprattutto durante l’espulsione dei missionari cattolici.
Victoire Rasoamanarivo ha saputo praticare e diffendere la sua fede personale che riplende nel suo atteggiamento saldo ed’intrepido : nell’ambiente familiare in cui rifulge la sua eroicità cotante nel difendere il suo matrimonio e nel non cedere alle pressioni di divorziare o di separarsi ; infatti, nell’uso delle sue richezze e del suo influsso benefico al vantaggio dei piccoli ; nel campo sociale in cu essa era di esempio nel modo di promuovere la giustizia e nel difendere i diritti degli uomini specialmente dei poveri, degli ammalatti e dei schiavi ; nel campo dell’apostolato in cui essa divine un’elemento promotore dell’evangelizzazione del suo tempo ; nel settore politica in cui con la meravigliosa prudenza con cui fede e politica sono tenute separate.
Il messaggio di Victoire Rasoamanarivo è dunque di natura tale da dover essere riproposto ai fedeli cattolici e al popolo malgascio. E naturalmente la futura glorificazione della prima Santa malgascia, essendo di grande attualità e de notevole portata, possa essere di incorraggiamento, di stimolo, di sostegno per tutti i cristiani i tutto il mondo.
P. RAKOTO HAJANIRINA Patrick Marie, Vice-Postulatore