You are here

Tsy mbola hisy masoivoho italiana ihany ao Madagasikara

Nampidirin'i superadmin ny Tue, 26/06/2007 - 21:55

Mbola namerina nilaza indray ny minisitra lefitra momba ny raharahambahiny italiana Rtoa Sentinelli fa tsy ao anatin'ny fandaharam-potoana fohy ezaky ny fanjakana Italiana mihitsy ny hanokafana ny masoivoho Italiana ao Madagasikara. Ny antony lehibe indrindra nolazainy dia noho ny tsy fisian'ny teti-bola voatokana hanaovana izany. Mahavita ny raharaha rehetra rahateo ny ao Masoivoho italiana ao Pretoria izay miandraikitra ihany koa an'i Madagasikara.

Toa izao ny vaovao araka ny voalazan'ny Agenzia Aise  

LA FARNESINA NON PUÒ PERMETTERSI DI RIAPRIRE L’AMBASCIATA DI ANTANANARIVO: IL VICE MINISTRO SENTINELLI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DELL’ON. ZACCHERA (AN)  ROMA (aise) - Per la seconda volta quest’anno il Ministero degli Esteri è stato chiamato in causa per rispondere della chiusura della nostra Ambasciata in Madagascar. Diverse le interrogazioni, uguale la risposta: nell’immediato futuro, la Farnesina non ha soldi per un’altra sede diplomatica. A rispondere all’interrogazione presentata da Marco Zacchera nei mesi scorsi (vedi AISE del 14 maggio h.12.02) è stata ieri il Vice Ministro degli esteri, Patrizia Sentinelli.
"Nel giugno del 2000 – ha ricordato - si decise di chiudere la nostra Ambasciata in Madagascar nell'ambito di una ampia ristrutturazione della rete diplomatico-consolare italiana per adeguarla alla mutata situazione internazionale.
Proprio nell'intento di assicurare la massima efficienza possibile alla nostra azione diplomatica nel Paese, il Madagascar venne affidato alla nostra Ambasciata a Pretoria, la sede meglio collegata ad Antananarivo e la più solidamente strutturata in termini di risorse umane e strumentali di tutta la nostra rete in Africa sub sahariana".
"Tali risorse – ha spiegato la Sentinelli - le permettono di seguire in modo efficace, pur se, ovviamente, non alla pari di una rappresentanza diplomatica residente in Madagascar, le vicende malgasce e gli interessi dei nostri connazionali. L'Ambasciata a Pretoria è infatti in grado di effettuare, quando necessario e compatibilmente con le disponibilità di bilancio, missioni nel Paese che le consentono di intrattenere contatti diretti con le autorità locali e con i nostri connazionali. L'Ambasciata a Pretoria può inoltre agire tramite la rete consolare onoraria che consta attualmente di tre corrispondenti consolari (a Nosy Be, Fianarantsoa e Majunga). In proposito, si sta procedendo all'elevazione dell'ufficio di Nosy Be, località dove si concentra il flusso turistico italiano, al rango di una Agenzia consolare onoraria che sarà operativa non appena ottenuto l'assenso malgascio".
"Per quanto riguarda il vuoto determinato dall'improvvisa decisione malgascia di revocare l'assenso alla nomina del Sign Kaimane quale Console generale onorario ad Antananarivo, intervenuta solo due mesi dopo la sua concessione, l'Ambasciata a Pretoria – ha comunicato il Vice Ministro - ha manifestato alle autorità malgasce le nostre perplessità e sta verificando se non vi siano margini perché essa venga riesaminata. Qualora le autorità malgasce dovessero confermarla, si dovrà avviare la procedura per individuare un nuovo candidato alla carica".
Per quanto riguarda infine l'ipotesi di riaprire l'Ambasciata ad Antananarivo, la Sentinelli dopo aver rilavato che "la rete diplomatica in Africa sub sahariana è composta da 20 Ambasciate a fronte di 48 Paesi" ha ribadito che "la riapertura di una Rappresentanza diplomatica in Madagascar, pur condivisibile in via di principio, non è nell'immediato all'ordine del giorno del Ministero degli affari esteri, per evidenti ragioni di bilancio".
"Nel piano di razionalizzazione della rete diplomatico-consolare – ha aggiunto - la riapertura della nostra Ambasciata in Madagascar potrebbe essere presa in considerazione solo nel caso venissero liberate nuove risorse con la chiusura di altri uffici della rete diplomatico-consolare. In ogni caso, qualora si ravvisi l'opportunità di riaprire l'Ambasciata d'Italia in Madagascar, occorre tener conto del fatto che l'immobile, sede dell'Ambasciata d'Italia, è stato ripetutamente giudicato non idoneo alla funzione di sede di una Rappresentanza diplomatica a causa delle carenze che presenta sotto il profilo della sicurezza in considerazione delle caratteristiche dell'edificio che fu a suo tempo progettato ad uso residenziale". (aise)